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Manovra: fondo da 150 milioni per turismo, spettacolo e auto

Presentato il maxiemendamento del Governo. Accordo politico nella maggioranza sul taglio di Irpef e Irap, quasi quattro miliardi per il caro-bollette nel primo trimestre 2022. Testo in Aula al Senato il 23 o 24 dicembre.


La prima manovra del governo Draghi è finalmente approdata al Senato e ha iniziato così il suo iter parlamentare con l’avvio della sessione di bilancio. Il ddl deve essere convertito in legge entro il 31 dicembre, il che vuol dire che la Camera non avrà di fatto tempo per intervenire sul testo approvato il 28 ottobre scorso in Consiglio dei ministri.

II lavori sono ancora fermi in Commissione Bilancio, in attesa che governo e maggioranza trovino un’intesa sugli ultimi nodi da sciogliere. L’obiettivo è quello di approvare il provvedimento prima di Natale con un voto di fiducia a questo punto previsto per giovedì prossimo.

Nel frattempo sono arrivati gli attesi emendamenti del governo che recepiscono alcune delle misure chieste dai gruppi parlamentari, dal taglio Irpef e Irap alle modifiche del patent box e alla proroga di Strade sicure. Tra le proposte di modifica anche l’istituzione di un fondo per aiutare i settori del turismo, dello spettacolo e dell’auto. Rifinanziato il bonus tv e decoder e i fondi per le regioni colpite dagli incendi (Calabria, Sardegna, Molise e Sicilia).

L’emendamento contiene anche le risorse per affrontare il caro-bollette: la cifra stanziata è di 3,8 miliardi per il primo trimestre. In particolare, 1,8 miliardi serviranno ad annullare gli oneri generali di sistema per le utenze fino a 16 kwh, 600 milioni per abbassare l’aliquota Iva del gas al 5%, mentre verranno azzerati tutti gli oneri di sistema per il gas. Altri 900 milioni, poi, saranno impiegati per annullare gli aumenti per le famiglie svantaggiate. Intanto si allontana ancora per le famiglie l’uscita dal mercato tutelato dell’energia. è stato infatti approvato un emendamento al decreto Recovery in base al quale la scadenza del servizio di maggior tutela prevista per il 31 dicembre del 2022, con il passaggio obbligato al mercato libero dal primo gennaio 2023, lascia il posto ad un regime transitorio in cui i clienti domestici potranno rimanere ‘tutelati’ fino al primo gennaio 2024, garantendo così un percorso di uscita graduale.

DAL FISCO ALLE BOLLETTE, LE NOVITA’ DEL GOVERNO


IRPEF: Quattro aliquote (23%, 25%, 35%, 43%) e nuovo metodo di calcolo delle detrazioni, con il bonus 100 euro che resta per i redditi fino a 15.000 euro (primo scaglione Irpef). Il bonus di 1.200 euro l’anno può essere riconosciuto anche per i redditi tra 15.000 euro e 28.000 euro (secondo scaglione) ma a determinate condizioni. In termini di indebitamento netto l’intervento complessivo comporta una maggiore spesa di 6,4 miliardi di euro.

ADDIZIONALI IRPEF: La nuova Irpef dovrà essere utilizzata per le addizionali che comuni e regioni applicheranno il prossimo anno, quindi avranno tre mesi di tempo in più rispetto al normale termine per fissare le aliquote (31 marzo 2022 invece della 31 dicembre 2021). La modifica, si legge nella relazione tecnica, ”è necessaria al fine di consentire di adeguare le legislazioni” degli enti locali e territoriali, alle modifiche in materia di irpef previste con la legge di bilancio 2022.

IRAP: Addio Irap per 1,2 milioni attività, per un costo di 1,1 miliardi di euro. Nella relazione tecnica si ricorda poi che, grazie all’introduzione del regime dei minimi, ”sono comunque esclusi dall’Irap le imprese individuali e lavoratori autonomi che si avvalgono del regime forfetario o del regime di vantaggio”. Di conseguenza i soggetti non più tenuti al pagamento dell’imposta sono 835.000 su una platea di 2.028.888, pari al 41,2% della totale. Quindi a poter beneficiare dell’esclusione dell’Irap sarà il 58,8% pari a 1,2 milioni di attività (1.193.000). Dalle tabelle si evince, inoltre che la spesa per l’operazione ammonta a circa 1,1 miliardi di euro (1.075 mln).

PATENT BOX: Cambia la disciplina del patent box, con la variazione in diminuzione del reddito d’impresa che passata dal 90% al 110% delle spese per ricerca e sviluppo (per alcune categorie di beni immateriali). Le misure si concentra in particolare su beni oggetto di brevetto mentre sono esclusi ei marchi d’impresa. Viene inoltre eliminato il divieto di cumulo tra l’agevolazione del 110% e il credito di imposta ‘ricerca e sviluppo’.

DELOCALIZZAZIONI: Le aziende con almeno 250 dipendenti che intendono chiudere parti dell’azienda che portino al licenziamento minimo di 50 dipendenti dovranno dare comunicazione per iscritto ai sindacati di categoria, alle regioni interessate, al ministero del Lavoro, al ministero dello Sviluppo economico e all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro. I datori di lavoro avranno 60 giorni di tempo per elaborare un piano per limitare le ricadute occupazionali ed economiche e lo presenti ai sindacati, alle Regioni, ai ministeri e all’Anpal. E se un’azienda risulta inadempiente rispetto al piano di ristrutturazione del sito sarà chiamata a pagare il contributo previsto per il finanziamento dell’Aspi, oggi Naspi, in misura doppia.

BONUS TV E DECODER: In arrivo 68 milioni per il finanziamento del bonus tv e decoder. Il contributo andrà a finanziare ”l’acquisto di apparecchi tv idonei agli standard trasmissivi vigenti e di decoder”, si legge nella proposta. E’ prevista anche la consegna a casa per gli over 70 che hanno diritto al bonus.

BOLLETTE LUCE E GAS: Arrivano 1,8 miliardi di euro per ”il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi del settore elettrico e del gas naturale e rafforzamento del bonus sociale e del gas”. Le bollette potranno anche essere pagate in 10 rate dalle famiglie in difficoltà. La norma ha l’obiettivo di ”contenere per il primo trimestre 2022 gli effetti su famiglie e imprese derivanti dagli aumenti dei prezzi del gas che hanno raggiunto livelli senza precedenti e determinato consistenti incrementi dei prezzi dell’energia elettrica”, si legge nella relazione tecnica. Le risorse aggiuntive si vanno a sommare ai 2 miliardi già previsti dalla manovra per un budget totale che sale a 3,8 miliardi di euro.

COMUNI IN DISAVANZO: Arrivano 150 milioni di euro, destinati ai comuni sede di città metropolitane che presentano un disavanzo procapite superiore a 700 euro risultate dai rendiconti del 2020. Il riparto è previsto entro il 31 marzo 2022.

DECONTRIBUZIONE REDDITI BASSI: ”In via eccezionale” per i periodi di paga dal primo gennaio al 31 dicembre 2022, i lavoratori dipendenti con redditi bassi (fino a 2.692 euro lordi al mese) potranno beneficiare di uno ‘sconto’ dei contributi previdenziali di 0,8 punti percentuali.

COMMISSIONE TRASPARENZA PARTITI: Sono in arrivo disposizioni per semplificare il ‘Funzionamento della Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici’. In particolare il provvedimento ”reca disposizioni di semplificazione delle attività di competenza della commissione” di cui ”l’emergenza covid ha ulteriormente evidenziato l’esigenza”.

SCUOLA: Cento milioni per il personale ata, 60 milioni per la valorizzazione del personale docente e 20 milioni per le scuole dell’infanzia paritarie, per un totale di 180 milioni. Sono le risorse aggiuntive che il governo stanzia per la scuola.

MAGISTRATI ONORARI: È previsto il riconoscimento delle garanzie del lavoratore ordinario, per i magistrati onorari in servizio al momento dell’entrata in vigore della legge Orlando 2017.

COMMISSIONE: Sono in arrivo disposizioni per semplificare il ‘Funzionamento della Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici’. In particolare il provvedimento ”reca disposizioni di semplificazione delle attività di competenza della commissione” di cui ”l’emergenza covid ha ulteriormente evidenziato l’esigenza”.

FRODI BONUS EDILIZI: Viene introdotto l’obbligo del visto di conformità anche per la fruizione diretta del superbonus e per gli altri bonus edilizi, in caso di cessione del credito d’imposta o dello sconto in fattura. L’attestazione di congruità delle spese viene estesa a tutti i casi di cessione credito o sconto in fattura, anche per i bonus minori. Inoltre sono previste nuove ipotesi di concorso in violazione da parte del fornitore che concede lo sconto o del cessionario.

Fonte Confcommercio